Se odi il Natale, leggi un libro

Immagino che capiti a tutti di avere tra gli amici, o tra gli amici di Facebook, qualcuno che odia il Natale. Iniziano a lamentarsi delle decorazioni, effettivamente un po’ troppo anticipate, e finiscono quando la befana si è portata via anche l’ultima luce.

Semplicemente non ce la fanno a sopportare la gioia di chi in pochi secondi è già tornato bambino.

Ma il Natale, come ogni cosa, non è di per sé adorabile o detestabile, dipende sempre da come lo affrontiamo.

Abbiamo il tipo Grinch, che non nominategli i regali, il panettone e nemmeno gli amici. Si addormenterebbe volentieri il 24 sera, piuttosto presto, per risvegliarsi il 27, o anche il 28 dicembre per non correre rischi.

C’è poi il tipo spero-che-il-pranzo-finisca-presto che appena dopo il panettone e lo scambio di regali, che sono sempre azzeccati come un dito in un occhio, si inventa la scusa di un altro impegno da qualche parente del consorte, da qualche amico immaginario, e si rifugia in silenzio nella propria tana, dove non accende le luci finché non è sicuro che nessuno più si fermerà a fare gli auguri.

E infine c’è il tipo che evviva-è-Natale, entusiasta sempre e comunque, indipendentemente dai regali kitsch che riceve, dai parenti che sono sempre meglio loro, perché ha un segreto. Dopo il consueto gioco in scatola in famiglia, torna a casa, apre Il Libro e si gode tutta l’atmosfera che rende Natale così magico. Quale libro? Be’, dipende. 

Può essere un libro qualunque, che in quel momento lo prende tanto, ma l’effetto magia di Natale è raggiunto in modo più efficace se anche il libro contiene un’atmosfera adeguata. 

Il più scontato è ovviamente Canto di Natale, di Charles Dickens, oppure un altro classico meno classico come La vita e le avventure di Babbo Natale di L. Frank Baum. Ma quella magia è ciò che gli inglesi chiamano cosy, e che un amante della letteratura può trovare in un buon mystery, un cosy mystery naturalmente. Di quelli che leggi e ti sembra di essere davanti al fuoco, anche se non hai un caminetto, con la neve che cade fuori, anche se vivi in pieno surriscaldamento climatico. E allora cosa può essere più in atmosfera de Il caso del dolce di Natale di Agatha Christie? O anche Il Natale di Poirot, un po’ meno di atmosfera, ma pur sempre adatto al crearsi delle condizioni ambientali, in soggiorno, affinché la giornata di Natale finisca nel migliore dei modi: in tranquillità?

Sarà per questo che l’editore Polillo propone le raccolte Delitti di Natale e Altri delitti di Natale

Ma che cos’è questa atmosfera che il tipo Grinch proprio non riesce a vedere e a sentire? Riusciamo a spiegargliela? No, non si può, non si può spiegare la magia a chi ha chiuso gli occhi per non vederla. Possiamo però spiegare al Grinch che non deve temere di tornare bambino, nemmeno nel caso triste e sfortunato in cui abbia avuto un’infanzia difficile. Il suo bambino interiore giace in catene, ridotto a soffrire la fame e la sete, perché qualunque situazione che lo potrebbe nutrire viene evitata o distrutta. 

Caro amico che odi il Natale, prova a essere una buona madre, oltre che un buon padre, per il bambino che ti ha permesso di diventare adulto. Concedigli la magia. Puoi iniziare accendendo le lucine e aprendo un buon libro. E l’anno prossimo, magari, sarai felice di addobbare l’albero.

Buone feste, e speriamo che nevichi.

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