Non c’è orrore più grande della certezza di non sapere neppure chi siamo.
14,00€
La casa è una di quelle a schiera in stile Regency, dietro la ferrovia, un posto congeniale ad artisti e architetti, non a “gente come loro”. Ma Melanie e Guy se ne sono innamorati, e nonostante l’incredulità e il parere contrario dei rispettivi genitori, ora vivono qui. E qui, nello studio dove adesso Melanie, convalescente dalla tubercolosi, ha il permesso di stare, c’è una chaise-longue che finora nessuno ha mai avuto occasione di usare. Perfetta per lei, per cambiare stanza e prospettiva in attesa di poter tornare a una vita normale. Ma forse, dopo essersi appisolata su questa chaise-longue – poco elegante e raffinata, ma che subito l’aveva colpita in un negozio di antichità, e che aveva sentito di dover possedere – la sua vita normale non sarà più.
Pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1953, questo breve romanzo rientra a pieno titolo tra i racconti gotici più riusciti. Un piccolo gioiello della letteratura del terrore.
Marghanita Laski
Nasce a Manchester il 24 ottobre 1915 in una famiglia di intellettuali ebrei, e studia prima presso la St Paul’s School di Londra e poi al Somerville College di Oxford. Inizia a scrivere romanzi dopo la nascita dei suoi figli, diventando anche una nota critica letteraria. Muore a Hampstead nel 1988.
DICONO DI MARGHANITA
Sulla chaise-longue ci mostra la condizione femminile, intesa come condizione dell’essere donna in un mondo che non permette alle donne di scrivere le regole sociali, ma solo di perpetuarle. Un mondo che le costringe in una situazione di fondamentale fragilità provocata non dalla mancanza di carattere, ma dall’essere perennemente sorvegliate e indotte o costrette alla dipendenza.
– Giulia Blasi, dalla prefazione al romanzo
Il romanzo trascina il lettore nel più atavico degli orrori, l’incertezza dell’identità e la consapevolezza di essere intrappolati inesorabilmente in una condizione che non si può né influenzare né comprendere.
– P.D. James

Indicato per chi ha sempre desiderato di poter viaggiare nel tempo, senza l’ausilio del TARDIS, ma solo chiudendo gli occhi.
Posologia: da assumere tutto d’un fiato, per potenziarne l’effetto, come una scossa breve ma intensa.
Effetti collaterali: momentanee crisi d’identità, alterazione della memoria a breve termine.