Il corpo inverso

Una verità nascosta che torna a galla come una zattera in un mare in tempesta per salvare un giovane naufrago della vita.

16,00

Autore: Barbara Guazzini
Pagine: 192
ISBN: 978-88-31263-44-3

Livorno, 1984. Dante Fanti ha sei anni quando scopre di avere una rara anomalia congenita detta situs inversus: i suoi organi interni sono messi al contrario. E come può allora la vita scorrere dritta se lui è così sbagliato? Non un quadrifoglio in mezzo ai trifogli come lo definisce il babbo Leonardo, per rassicurarlo, ma un corpo inverso che trova un senso solo nell’immagine che lo specchio gli rimanda, dove tutto finalmente va al posto giusto. Peccato che non esista uno specchio per raddrizzare anche la vita, nel momento in cui questa comincia ad andare a rotoli. È ancora un bambino, infatti, quando per l’amato padre, accusato di omicidio, si aprono le porte della prigione. Con una madre per cui è invisibile e la solitudine generata dallo stigma di avere un papà così, Dante cresce e si affaccia all’età adulta con un unico pensiero a cui rimanere aggrappato: il momento in cui il babbo riacquisterà la libertà. Ma il momento arriva e si trasforma in tragedia, e la felicità, che sembrava a portata di mano, si allontana una volta di più. Per sopravvivere Dante dovrà fare come il ragno che mangia i resti delle sue ragnatele per tesserne di nuove. Dovrà dissipare la nebbia che avvolge il passato e guardarsi dentro, in quel corpo inverso, per rimettere finalmente ordine, per trovare l’immagine di sé che ancora gli sfugge e che lo può salvare.

Una storia forte in cui il rapporto padre-figlio si consuma nell’assenza che lo rende più prezioso e intenso, una rinascita coraggiosa e struggente raccontata con una voce limpida e lirica senza sentimentalismi.

Barbara Guazzini

Barbara Guazzini è nata nella Maremma toscana, dove tutt’ora vive ed esercita la professione forense. Con Il corpo inverso è stata finalista, con menzione speciale della giuria, alla fellowship per scrittrici esordienti LetteraFutura, e finalista al Premio Walter Mauro. Alcuni suoi racconti compaiono in riviste e blog letterari tra cui Nazione Indiana e ’tina.

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Indicato: per chi ama i cornetti caldi all’alba, i ragni che ballano e i cactus giganti un po’ invadenti.

Posologia: assumere in poche, lunghe sedute, meglio se in giardino o sul balcone.

Effetti collaterali: potreste avvertire l’impulso irrefrenabile di specchiarvi in ogni superficie riflettente a portata di mano, per dare una controllatina. Non si sa mai.