Confessioni di uno scrittore in bilico

Le confessioni di uno scrittore, in bilico tra droga, letteratura e Assoluto, in un viaggio a tappe – fisiche, metafisiche, psichedeliche – in cerca di sé.

19,00

Autore: Rob Doyle
Traduttore: Cristina Cigognini
Pagine: 336
ISBN: 978-88-31263-34-4

Cosa accade quando le domande sono più delle risposte? O addirittura le risposte non fanno altro che suscitare nuove domande? È facile entrare in un turbinio di pensiero che ti trasforma in uno
scrittore, moderno sciamano, il cui compito è accompagnarci nel mondo infero per curare il nostro vivere e riportarci poi di nuovo in superficie.

Ed eccoci in viaggio. Il protagonista, Rob Doyle, che potrebbe essere, come anche no, l’autore stesso, ci accompagna in una sorta di sabbatico all’inseguimento di qualche verità nascosta tra le
righe di Cioran, Bolaño e Bataille, o tra i fumi di alcol, droghe, sesso e meditazione. Rob ci racconta la sua vita mentre scrive e il suo scrivere mentre vive.

Da Palermo a Parigi e Berlino, la Spagna, la Croazia, l’Oriente e il Sudamerica, incontro a tradizioni recenti o antiche per afferrare l’inafferrabile, per capire l’ineffabile, per morire senza perdere la vita. Un viaggio in tante tappe, fisiche, psichedeliche e metafisiche, alla ricerca di sé, dell’Uomo e di quella catarsi che rende tutto di nuovo possibile.

Rob Doyle

Rob Doyle è nato a Dublino. Il suo primo romanzo, Here Are the Young Men, è stato scelto come libro dell’anno dal Sunday Times, dall’Irish Times e dall’Independent, ed è stato tra i “20 migliori romanzi irlandesi tra il 1916 e il 2016” della rivista Hot Press. Doyle lo ha adattato per il cinema con il regista Eoin Macken. Oltre a Confessioni di uno scrittore in bilico ha anche pubblicato una raccolta di racconti This is the Ritual ed è editor delle antologie The Other Irish Tradition e In This Skull Hotel Where I Never Sleep. I suoi scritti sono apparsi sul Guardian, Vice, TLS, Dublin Review e ha tenuto a lungo una rubrica settimanale di libri per l‘Irish Times da cui è stato tratto il suo ultimo romanzo, Autobibliography.

In Italia è ancora inedito e 8tto Edizioni è orgogliosa di presentarlo ai lettori e alle lettrici con “Il suo libro migliore finora: enigmatico, irriverente, impavido… Una narrativa che si spinge al limite.” (Times Literary Supplement)

Dicono di Confessioni di uno scrittore in bilico

“La struttura itinerante dona freschezza all’insieme, mentre descrive situazioni sempre più
selvagge” – The Guardian

“Non sono molti i libri che riescono a espandere la mente del lettore, devastarla e farlo ridere a
crepapelle allo stesso tempo. Questo ci riesce, e le parole di Doyle cantano dalla pagina.” –
Spectator

“Se questo blurb fosse il titolo di un film, suonerebbe così: Confessioni di uno scrittore in bilico, ovvero, come ho imparato a smettere di preoccuparmi (su che tipo di romanzo sia) e ad amare il narratore, la cui genialità e umorismo su droga e letteratura, sesso e noia e morte, mi hanno lasciato a bocca aperta.” – Rachel Kushner

“La letteratura è come la droga, uno strumento per l’Assoluto”

foto credits: Bernard Roche

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INDICATO: per chi non teme di perdersi. Perfetto per chi ama farlo solo tra le pagine di un libro.

POSOLOGIA: ATTENZIONE!!! Rischio overdose. Non assumere più di due volte al giorno.

EFFETTI COLLATERALI: Testa leggera, piedi pesanti. Potrebbe sembrare, a tratti, di lasciare il corpo,
ma è solo finzione.