Un singolare cammino dell’anima, che si proietta sul grande schermo della morte come inno alla vita.
15,00€
Aurelia, Aurélia inizia su una nave. L’autrice, sedici anni, sta viaggiando verso l’Europa a un’età in cui ci si può “provare addosso persone come abiti”. Ha la fiducia adamantina di un’adolescente che coltiva le sue prime ossessioni, sicura della sua maturità, sicura della vita che l’aspetta. Poi capita che la vita vada per i fatti propri, indifferente a desideri, programmi, aspirazioni. Capita che il proprio secondo marito muoia ed è l’esperienza del lutto il centro – o meglio, il motore – di questo straordinario memoir. La morte di Eric Zencey è l’occasione per l’autrice di ripartire per un viaggio, un viaggio interiore tra arte e letteratura, ricordi e serie tv, cotte giovanili e film, e ogni narrazione, ogni tassello di vissuto aiutano ad avere uno sguardo sempre più profondo sulla vita. Davis ci traghetta da un’esperienza a una considerazione, da una interpretazione a un’emozione con l’agilità che è tipica del suo linguaggio: uno svolazzo tra gli abissi, nelle terre di mezzo che l’esistenza ci offre. Questo memoir non è composto solo dai ricordi, ma dai movimenti dell’anima che si nutre di ogni esperienza attraverso la parola. È un itinerario tra le influenze artistiche che accompagnano Davis da sempre, da Virginia Woolf a Hans Christian Andersen, da Beethoven a Ingmar Bergman, il cui Il settimo sigillo ha fatto da sfondo a quel suo primo viaggio da studentessa sulla nave Aurelia, per arrivare a Gérard de Nerval con la sua opera Aurélia, chiusura ideale di questo singolare cammino dell’anima.
Un viaggio che si proietta sul grande schermo della morte, come inno alla vita.
Kathryn Davis
Kathryn Davis è autrice di otto romanzi e insegna scrittura creativa presso la Washington University. Ha vinto il premio Kafka per le autrici americane, ha ricevuto sia il premio Morton Dauwen Zabel sia il Katherine Anne Porter dall’Accademia Americana di Arti e Lettere, e una Guggenheim Fellowship. Nel 2006 ha vinto il Lannan Foundation Literary Award.
Aurelia, Aurélia è il suo primo titolo che esula dalla fiction pura e l’opera con cui 8tto Edizioni ha voluto inaugurare una nuova collana – Modo Indefinito – in cui troveranno posto oggetti letterari ibridi e fluidi, in parte narrativa e in parte saggistica letteraria.
Dicono di lei
“I romanzi di Davis vedono spesso come protagonisti viaggiatori e cercatori, allegorie dell’auto-esilio e scene tagliate fuori dal mondo tangibile. Questa tendenza a eludere la realtà le ha permesso di trascendere con successo il convenzionale stile “lasciate che vi racconti” tipico del memoir a favore di qualcosa di più rarefatto, più etereo.” ― Leslie Pariseau, Los Angeles Times
“L’arte l’ha resa una migliore osservatrice della vita, esercitando la sua attenta lettura nella propria esperienza, così da trovare un senso dove una volta non c’era.” ― Brianna Di Monda, Chicago Review of Books
Il realismo cosmico di Kathryn Davis
Leggi tuttoINDICATO: Per chi non teme di morire e poi rinascere tra un respiro e il successivo, tra una parola e l’altra.
POSOLOGIA: Leggere tutto d’un fiato per placare la necessità del cambiamento che è insita in ogni transito, oppure a piccole dosi costanti per abituarsi all’idea che il cambiamento è l’unica realtà che esista davvero.
EFFETTI COLLATERALI: Spiccata propensione ad analizzare ogni esperienza con acume e in profondità. Disinteresse crescente per la superficie delle cose.