TITOLO DEL PIATTO: Presentazione dei nostri primi due titoli.
INGREDIENTI: 1 autrice (Clare Fisher), 1 festival di richiamo internazionale (Bookcity), 1 crew di attori talentuosi e con outfit da urlo (In Scena Veritas), 3 location super cool (Colibrì, Il Delfino, Nuovo Teatro Ariberto), 1 musicista/presentatore/moderatore (Cristiano Callegari), 1 giornalista dalla voce chiara e indipendente (Giulia Blasi), 4 editrici armate di idee e propositività (e per propositività intendo ciò che ti fa dire facciamolo! senza avere nessunissima idea del come farlo), noi ovviamente, 2 libri innovativi e strambi (Talk! e Da dove entra la luce), fantasia q.b., pubblico a occhio.
PREPARAZIONE: butta dentro tutti gli ingredienti nell’apposito contenitore, agita bene per due o tre minuti per amalgamare il tutto, versa in dosi massicce, gustatelo piano.
RISULTATO: un piatto equilibrato dove ogni sapore va ad armonizzare gli altri in un crescendo di gusto e di sapore in grado di emozionare .
Non è facile comunicare i libri in cui hai creduto fortemente. In fondo è un po’ come se fossero figli tuoi, all’idea di separartene vieni assalito da un’ansia strisciante; se poi l’intento è quello di lasciarli nelle mani di altri, la prima reazione istintiva è non se ne parla! Quello che sapevamo era che non volevamo optare per soluzioni tradizionali, in contesti scontati. Bookcity è sicuramente una vetrina d’eccellenza ma così dispersiva da esigere uno sforzo di immaginazione per non venire risucchiati da un vortice di eventi in grado di far impallidire la Design Week.
Cosa potevamo inventarci? Di una cosa eravamo certe, dovevamo partire dalle storie.
Talk! è un non romanzo – una reality novel per l’esattezza – in cui il dialogo è l’unico motore della narrazione, è locomotiva e traino, definisce i personaggi senza il supporto di ambientazioni o descrizioni; è il qui e ora e non poteva che essere raccontato da un live acting. Non abbiamo mai avuto dubbi, Talk! doveva essere portato in scena. Ci hanno pensato gli attori di In Scena Veritas a dare vita a Marsha, Emily e Vincent, in un reading musicale che ha saputo ricreare le atmosfere irripetibili di quella metà degli anni Sessanta.
Abbiamo portato la performance di Talk Live! al Nuovo Teatro Ariberto sabato 16 in occasione di Bookcity, e alla libreria Il Delfino sabato 23 novembre per il Festival dei Diritti di Pavia davanti a un pubblico curioso, attento e coinvolto. I brani che avevamo scelto rappresentavano in pieno l’essenza del libro: parlavano della natura dell’amore, di come tenda a sfuggire quando lo cerchi e a investirti in pieno quando non vuoi, di sesso e relazioni intime, di episodi traumatici legati all’infanzia, di blatte e bambole distrutte, di LSD e trip lisergici in grado di cambiare la natura della realtà che ci circonda.
E per un’ora ci è sembrato di essere lì, con loro, in quella spiaggia degli Hamptons, in un momento storico e culturale destinato a non ripetersi mai più. Complice di questo revival, la selezione musicale di Cristiano Callegari, che al piano ha riproposto le hit che impazzavano in quell’estate del ’65.
Per promuovere Da dove entra la luce invece la strada era spianata: avevamo l’autrice. Clare Fisher è atterrata direttamente da Manchester venerdì 15 novembre, una ragazza minuta e timida ma con le idee ben chiare. Amava l’idea di essere pubblicata in Italia e le location che avevamo scelto per lei, la libreria Il Delfino e Colibrì, l’hanno impressionata: due realtà giovani e dinamiche, librai curiosi e preparati, un grande amore e rispetto per i libri, per chi li scrive e li produce. E poi ha avuto il pubblico migliore, curioso e con la domanda sempre pronta – da voi le domande che fa il pubblico sono davvero interessanti, non come in Inghilterra, parole sue!
A presentarla, sabato 17 novembre, ci ha pensato Giulia Blasi, scrittrice e giornalista specializzata in temi relativi alla condizione femminile e autrice del Manuale per ragazze rivoluzionarie, che è subito entrata in sintonia con la natura rarefatta, circolare, pungente dei suoi racconti e ha dato sfogo a tutta la sua ossessione per il fenomeno Brexit in una sola, iconica domanda: ma perché?
Con Clare, Giulia e la nostra traduttrice Cristina Cigognini ci siamo inoltrati in alcuni luoghi oscuri, abbiamo cercato di capire quanto l’uso dei social ne abbia influenzato la scrittura e abbiamo concluso che ai suoi personaggi manca pochissimo per essere felici, devono solo trovare il coraggio di attraversare quei brandelli di buio che ciascuno di noi custodisce dentro di sé – e che rappresentano la sua vera essenza – per affacciarsi finalmente alla luce.
Sono stati giorni intensi e coinvolgenti che non vediamo l’ora di ripetere.
E già ci sta venendo qualche idea…
Non credo che Philippe o Michael riguardino niente, penso che siano tutti complessi che riguardano tuo padre, invece. Ecco cosa c’è di negativo in queste relazioni. […] Sei come un gigantesco bocciolo che uno guarda e dice oh mio Dio!, sarà un bellissimo fiore un giorno. Ma vuoi sapere la verità su questo bocciolo? Ci sono un sacco di piccoli strani insetti che gli strisciano sopra.
– Talk! –
E proseguo inciampando verso l’altra estremità, e ora che emergo ho del fango su fino alle cosce e mi sento come se avessero ragione tutti, sul fatto che sono proprio una cretina, perché la luce è rimasta qui tutto il tempo, è sempre qui, è solo che non sempre sei in un posto dove puoi vederla.
– Da dove entra la luce –