Cosa è casa?

Casa è una parola semplice, tanto che la diamo spesso per scontata. Come accade per molte altre parole comuni, non la usiamo più in modo consapevole. Casa non è solo un’abitazione, è il luogo dove stiamo bene. Sembra un pensiero banale, che può però essere il punto di partenza per una miriade di considerazioni.

Che cosa è casa in natura, per esempio? Quando gli animali sono a casa? Quando sono nel nido o nella tana, certo, ma non solo. Sono a casa nel loro bosco, nella loro foresta, nel loro ambiente. Prendiamo per esempio i piccioni viaggiatori, come Cher Ami, co-protagonista de Il maggiore e Cher Ami di Kathleen Rooney. Abbiamo imparato che i piccioni viaggiatori tornano sempre a casa. Hanno un istinto innato per cui, ovunque tu li possa portare, voleranno sempre verso casa, per la via più veloce e più breve. Non si sa perché lo facciano, ma è così.

Questo anelito verso casa è presente in tutti gli esseri animati, anche se non in modo così dirompente come per i piccioni viaggiatori. Anche nell’uomo.

L’altro giorno una nostra amica originaria della Spagna ci ha detto che non importa da dove vieni, quando sei lontano da casa provi sempre nostalgia, anche quando andartene è stata una scelta libera e consapevole. E questo ci ha fatto riflettere sulla noncuranza con cui spesso si guardano persone che vivono accanto a noi ma provengono da lontano. Spesso la scelta di lasciare casa non è stata libera quanto quella della nostra amica. Una guerra o una condizione di estrema povertà o per fuggire da un governo repressivo o altro.

E allora viene spontaneo pensare che ognuno di noi ha le sue difficoltà, grandi o piccole, e che ogni giudizio è un inutile spreco di energia da parte nostra e una ingiustizia nei confronti dell’altro.

Siamo noi che ci inventiamo i nostri nemici. E non c’è bisogno di venire da lontano, spesso, per sentire di non essere a casa, di non essere accettato. Purtroppo a volte basta essere donne o omosessuali o eccentrici o per qualsiasi motivo diversi dagli altri più di quanto la società ritenga lecito.

Il senso di solitudine lo ha creato l’essere umano nel momento in cui ha pensato di avere il diritto di stabilire cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa è bello e cosa è brutto. In natura non esiste il brutto e niente è sbagliato.

La storia de Il maggiore e Cher Ami parla anche di questo: di guerra, di solitudine, di forza, di coraggio, di umanità e di natura.

Volate liberi verso casa!

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