Maria Antonietta Torriani, che si firmava con il nome d’arte di Marchesa Colombi, è stata una delle giornaliste e scrittrici più moderne, ironiche e anticonformiste del panorama letterario italiano. Nata a Novara il 1 gennaio 1840, nel 1868 si trasferì a Milano dove iniziò la sua proficua collaborazione con la femminista Anna Maria Mozzoni e con la rivista emancipazionista La donna, fondata e diretta da Gualberta Alaide Beccari, che vantava – unico caso in quegli anni- una redazione esclusivamente femminile. Insieme al marito Eugenio Torelli Viollier nel 1876 fondò il Corriere della Sera diventandone assidua collaboratrice. La sua attività letteraria fu ampia e diversificata: traduzioni, raccolte di racconti, libretti per melodrammi e romanzi, anche per l’infanzia, rivelano una predilezione per le tematiche sociali focalizzate sulla condizione della donna. Di questa approfondita indagine sociale, che sempre s’accompagna all’attenzione verso i risvolti psicologici, sono fortemente rappresentativi i romanzi In risaia (1878) e Un matrimonio in provincia (1885). Dopo un lungo silenzio creativo, morì a Torino il 24 marzo 1920.