Evelina Cattermole Mancini, poetessa e narratrice, è stata anche una brillante giornalista che ha collaborato con le principali riviste del tempo quali Cronaca bizantina, Fanfulla della Domenica, La Tribuna illustrata. Nota con lo pseudonimo byroniano di Contessa Lara, era nata a Firenze il 26 ottobre 1849 e, dopo una vita inquieta e avventurosa tra Firenze, Milano e Roma, morì nella capitale il 30 novembre 1896, uccisa con un colpo di pistola dal suo compagno Giuseppe Pierantoni, che lei aveva denunciato per violenza. Le particolari e drammatiche vicende della sua vita che l’hanno resa personaggio pubblico affascinante, discusso e per certi aspetti scandaloso, hanno sicuramente condizionato la ricezione critica della sua ricca ed eclettica produzione letteraria – comprendente liriche, novelle, romanzi, libri per l’infanzia – che, attestandosi al confine tra analisi sociale, indagine psicologica e gusto decadente, presenta spiccati tratti di originalità come dimostrano molti dei suoi racconti, le liriche di Versi (1883) e il romanzo L’innamorata (1892).