Annie (Anna Emilia) Vivanti nacque il 7 aprile 1866 a Londra, dove il padre, seguace di Mazzini, aveva trovato asilo politico. Cresciuta tra l’Italia, l’Inghilterra, la Svizzera e gli Stati Uniti, esordì nel mondo letterario nel 1890, con la raccolta poetica Lirica, prefata da Giosuè Carducci: risale a questo periodo la loro lunga e ininterrotta amicizia. Dopo il matrimonio con il giornalista irlandese John Chartres, Vivanti trascorse quasi vent’anni tra l’Inghilterra e gli Stati Uniti, scrivendo soltanto in inglese. Nei primi anni del Novecento, in concomitanza con la fama internazionale ottenuta dalla figlia Vivien, giovanissima violinista di grande talento, la scrittrice riprese a comporre e a pubblicare anche in Italia, con notevole successo. Infatti, a partire da I divoratori (1911), molti suoi romanzi vennero tradotti nelle principali lingue europee. Morì a Torino il 20 febbraio 1942. Risulta ancora oggi difficile inserire l’autrice all’interno di un preciso movimento letterario, forse anche a causa della sua formazione pluriculturale e del suo vivace temperamento da esploratrice, che la portano a elaborare un genere di narrativa accattivante, suggestiva e al tempo stesso capace di dar conto dei più disparati ambiti sociali.